La paura è una parola che non esiste nel vocabolario di Jacob Elordi. L’attore australiano, che in poco tempo è diventato uno dei volti più ricercati del cinema internazionale, ha accettato la sfida di vestire i panni del re del rock and roll,nel film Priscilladi Sofia Coppola, uscito nelle sale italiane da qualche giorno.«Interpretare un’icona come Elvis è stata una montagna da scalare. Ho dovuto mettere i paraocchi e andare avanti». E il paracadute verrebbe da aggiungere, considerando non tanto il clamore legato a un personaggio di tale caratura quanto gli inevitabili confronti con chi l’ha interpretato prima di lui. Che, il caso vuole, sia stato proprio quell’Austin Butler ora nuovo compagno della sua ex fiamma, Kaia Gerber. Ma al netto del gossip, Jacob Elordi non ha temuto la sovraesposizione mediatica derivante dal fatto che, la pellicola dedicata alla tormentata relazione tra Elvis e Priscilla, seguiva di pochi mesi un altro film discusso come Saltburn, con il suo carico di eccessi e di scandali che hanno accompagnato i suoi protagonisti, l’attore australiano in primis.
E pensare che ai suoi esordi gli era stata ventilata una carriera monca a causa di un’altezza poco convenzionale e di un viso che mal di adattava, dicevano, ai canoni tradizionalmente accettati.Quegli stessi canoni che il suo talento, in una manciata di anni, ha stravolto imponendo il suo volto spigoloso e i suoi quasi due metri di altezza tra le stelle nascenti di Hollywood. Senza nessuna paura, naturalmente.
Classe 1997, nato a Brisbane nel Queensland da una famiglia della classe operaia originaria dei Paesi Baschi, Jacob Elordi venne notato a soli dodici anni mentre giocava nella squadra di rugby della scuola e fu convinto a partecipare alle prime produzioni teatrali scolastiche, per lo più musical. Ma fu solo vedendo lo strepitoso Heath Ledger nei panni di Joker nel film Il Cavaliere oscuroe leggendo la pièce teatrale Aspettando Godotdi Samuel Beckett che il ragazzo decise di fare sul serio e di prendere lezioni di recitazione, con il benestare dei genitori. Che non si opposero quando Jacob, terminati gli studi secondari, si imbarcò per gli Stati Uniti fermamente deciso a intraprendere la carriera di attore.
A soli diciannove anni esordì come comparsa in Pirati dei Caraibi: la vendetta di Salazarnel 2018e subito dopo ebbe un ruolo più rilevante nel film australiano Swinging safariche gli fu sufficiente per farsi notare. Sarà stato per la sua presenza scenica importante o per quello sguardo obliquo capace di incantare la cinepresa, fatto sta che Jacob Elordi venne scelto per interpretare il primo di quei personaggi inquieti e ambigui di cui si arricchirà la sua gallery nel tempo. Il suo bad boy Noah Flynn, tra i protagonisti della saga cinematografica di Netflix The Kissing booth, lo portò rapidamente alla fama.
Pur non essendo totalmente soddisfatto del risultato finale, l’attore approfittò del clamore derivante dalle pellicole per trasferirsi a Los Angeles dove quasi fortunosamenteaveva infatti aiutato un amico per l’audizione e si convinse a tentare anche lui la sortevenne scelto da Sam Levinson per la sua Euphoria, remake dell’omonima serie israeliana. Nella fiction, creata all’insegna di un edonismo in salsa teen, Jacob aveva indossato senza scomporsi la mascolinità tossica di Nate Jacobs, problematico quarterback che nasconde le sue fragilità dietro la violenza, e aveva avuto ragione sulle critiche preparando la sua poderosa ascesa. Direzione, grande schermo. In possesso di un fascino particolare, capace di bucare letteralmente il video, e di una facilità nel prestare il suo volto a personaggi tridimensionali e carismatici, Jacob Elordi fu scelto da Adrian Lyne come protagonista del suo thriller erotico Deep waternel 2022e successivamente si presentò al 76° Festival del cinema di Cannes 2023per accompagnare il film drammatico The Sweet east di Sean Price Williams.
I commenti poco lusinghieri che seguirono a queste pellicole non impedirono all’attore di entrare a fare parte del cast di Saltburnfirmato dalla talentuosa regista Emerald Fennell, già vincitrice di un Oscar per la sceneggiatura diUna donna promettente. Il suo Felix, ricco studente di Oxford che invita un compagno di umili origini nella sua sontuosa dimora travolgendolo con un’esplosiva miscela di sesso e di potere ha fatto pesantemente lievitare il suo coefficiente di bravura contemporaneamente alle sue quotazioni come sex symbol. Fruttandogli, in aggiunta, una nomination ai Bafta nella sezione attori emergenti. Ed è stato proprio il lato oscuro di Jacob Elordi a convincere Sofia Coppola ad affidargli il ruolo di Elvis Presley nel suo Priscilla, una pellicola nella quale viene indagata la sua storia d’amore del re del rock and roll con la giovanissima moglie, ma da un punto di vista prettamente femminile. Una scelta, quella di Elordi, che la regista ha fatto pensando che l’attore avesse il carisma giusto per interpretare un personaggio tanto iconico eppure così difficile da raccontare.
E nel futuro prossimo di Jacob Elordi ci sono altre sfide che lo aspettano.Acominciare dal film di Paul Schrader, Oh Canada, in cui reciterà accanto a Richard Gere, per continuare con il ruolo da protagonista della serie Hbo tratta dal romanzo di Bret Easton Ellis The Shardse firmata da Luca Guadagnino. E, last but not least, Jacob Elordi sarà la creatura in Frankestein nel nuovo adattamento a cui il regista Guillermo Del Toro sta lavorando da qualche mese e le cui riprese avvengono all’insegna del più rigido riserbo.
È fuor di dubbio che Jacob Elordi sia il nuovo personaggio di riferimento di un pubblico sempre più vittima della sua personalità forte e di una bellezza condita da un impeccabile senso dello stile, che lo fa spiccare sui red carpet di tutto il mondo come nella vita privata. La sua aria disinvolta gli permette di passare da look casual ad abiti sofisticati, con una predilezione per Bottega Veneta, marchio di cui sceglie spesso anche quelle borse che, nel tempo, sono diventate un accessorio irrinunciabile del suo stile e che lui stesso ha contribuito a rendere assolutamente genderless.(riproduzione riservata)
